Sunday 1 February 2009

PAROLE E MUSICA


Ah mi sento bene. Questa settimana in ufficio sarò sola. "Colei-che-non-si-deve-nominare", causa immensa di mie frustrazioni a incazzature è in giro per clienti e io sarò sola e tranquilla a svolgere il mio lavoro. Ma non è di questo che vorrei parlare adesso. A "Colei-che-non-si-deve-nominare" dedicherò un post apposta, quando sarò abbastanza incazzata per svuotare il sacco...
E' incredibile come ogni mio racconto, romanzo o semplice poesia sia legata ad una particolare melodia che li ha ispirati e ha permesso loro di crescere. Quasi sempre è stata una canzone, una particolare melodia, delle parole a far nascere in me quella fiammella che è l'ispirazione. E il continuare ad ascoltare questa musa di note, per ore e ore, quasi all'infinito, mi ha permesso di creare quello che ho amato (e anche odiato, a volte).
Ecco per esempio la mia fonte di ispirazione attuale:

Questa melodia mi mette i brividi, letteralmente. Non riesco a smettere di ascoltarla, fin dal primo momento in cui per sbaglio l'ho trovata su youtube. E' potente, immensa, un crescendo di emozioni e di sensazioni. La sensazione di ansia, di qualcosa che sta inevitabilmente finendo male, con un urlo, uno strazio...è questo quello che mi trasmette. Questa sensazione di terrore e di attesa snervante...
Vi ricordate di quell'incubo che feci qualche mese fa...ecco per tutto questo tempo mi sono arrovellata il cervello cercando di capire come stenderlo, che forma dare alla trama e allo svolgimento.
Da quando ho sentito questa melodia tutto si è improvvisamente chiarito. E' una strana forza, la forza della musica...perché l'arte non è fatta solo di parole, ma anche di note infinite che risuonano nel cervello e ci fanno sognare...
Credo di aver detto tutto e non amo dilungarmi.
Tutte cose

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