Friday 12 January 2007

RIFLESSIONI SULLA STRAGE DI ERBA

Sono basita. Annichilita. Non so quale altro termine usare. Ma del resto, una cosa simile non è facile da spiegare a parole.
I coniugi Romano hanno finalmente confessato: sono stati loro ad uccidere Raffaella Castagna, il figlioletto di tre anni e la madre di lei, Paola, nonchè ad accoltellare il vicino di casa e ad ucciderne la moglie. Ma la cosa più sconcertante è che avevano premeditato la cosa da tempo. Avevano osservato la famiglia, aspettato che il marito tunisino della donna se ne andasse in Tunisia per colpire. Così il primo sospetto sarebbe caduto sul tunisino che, come tutti quelli della sua razza, sono violenti, stupratori e assassini. Invece i mostri erano i "civilissimi" vicini di casa. Come al solito, il meno sospettabile è il più pericoloso.
E' stata la donna ad uccidere il bimbo. Con una coltellata alla gola. E' morto dissanguato. In circa mezz'ora. Ancora adesso mi domando come possa un essere umano infierire con tanta crudeltà su un bimbo indifeso. Ma del resto una persona che viene definita "normale" non può comprendere i meccanismi oscuri e arcani di una mente malata.
Perchè la signora Rosa Romano era sicuramente una psicolabile. Maniacale all'estremo. Un minimo rumore la rendeva furiosa. Non aveva potuto avere figli, e la cosa la distruggeva. Chiaramente aveva sviluppato un'avversione verso quella famiglia non solo perchè, a sua detta, erano "rumorosi", ma anche perchè Raffaella aveva un bimbo, e lei no. E questa avversione si era trasformata in odio. Ci vorrebbe quella vecchia sola di Freud: sicuramente ci darebbe una diagnosi dettagliata!
Programmare un omicidio, sterminare una famiglia: quattro persone non ci sono più. Una vita stroncata ancora prima di iniziare seriamente a capire che cosa lo aspettava. Perchè? Perchè facevano casino? E se avessero abitato qui, con dei vicini che più caciaroni non si può, che avrebbero fatto? Gli avrebbero aperto il cranio con un martello pneumatico?
Non sta a me giudicare gli istinti arcani che si nascondono in una mente malata, né tantomeno fare del moralismo. Ma sono morte quattro persone. E per mano di "rispettabilissimi cristiani". E' facile, però, far cadere la colpa sugli extracomunitari "sporchi, cattivi, stupratori". Di casi così ne abbonodano. Basti ricordare la strage di Novi Ligure, per esempio. Ma questa è un'altra storia.
alla prossima

P.S. Volevo concludere con il dire che oggi è il compleanno di codesta persona:
Lei ringrazia tutti quelli che le sono stati vicini sia per gli auguri che per tutto il resto.
Un bacio :-)
P.P.S. quella persona sarei io! :-p

Thursday 11 January 2007

DISINTOSSICARSI DA HOUSE

Inutile far finta di niente. Inutile dire "non è colpa mia!". Mi sono illusa, e ho perso. Ho detto, stupidamente: "solo un dvd. Che cosa possono farmi quattro puntate?". E' stato l'inizio della fine.
Come Gregory House è dipendente del Vicodin, io sono dipendente da "House MD". Se non lo seguo almeno tre volte la settimana (compro i dvd della seconda serie con tv sorrisi e canzoni), ecco i seguenti sintomi: giramento di testa, mani due spugne, salivazione azzerata, lingua felpata, occhi pallati, manie di persecuzione.
Non riesco a fare a meno della sua incredibile bastardaggine, della sua anarchia medica che lo spinge ad atti assurdi (la puntata che ho visto ieri per esempio: pur di curare una donna, a detta di tutti affetta da sindrome di Munchausen ma in realtà malata di altro, mischia il suo sangue con quello di un altro paziente e poi le inietta l'insulina al fine di provocarle un attacco di convulsioni) ai limiti del crimine.
E' cinico, bastardo, ecco perchè lo adoro. Non è bello, ma è il medico che vorrei avere. Potrebbe essere pungente all'estremo, ma almeno saprei che troverebbe il mio problema. E' il medico che ci vorrebbe per la sanità italiana, visto come sono conciati i nostri ospedali. Oddio, forse uno così rischierebbe di finire in galera e di rimanervi, nella realtà. Forse è meglio che resti un personaggio fittizio. Il mondo non è ancora pronto per House! :-D
Ogni venerdì le repliche della prima serie. Non me ne perdo una. Da venderdì prossimo al via la terza serie. Mi prudono già le mani.
Qualcuno sa come disintossicarsi dalla "Sindrome del dottor House"? Accetto suggerimenti.
Alla prossima :-D

Wednesday 10 January 2007

CI VUOLE FORZA D'ANIMO MA SOPRATTUTTO PAZIENZA

Inutile nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta di niente. Per ottenere anche piccoli risultati (per non dire miseri) bisogna avere tanta pazienza e tanta forza d'animo.
Niente nella vita ti viene regalato. E se tutto arriva in fretta, ed è stranamente meraviglioso, beh nel giro di poco lo perderai. E cadrai ancora più in basso di quanto non avresti potuto prima.
Bisogna sputare sangue e mandare giù molti rospi (tutto in senso metaforico ovviamente. Non credo che i rospi siano gustosi, e se si sputa veramente sangue forse si sta leggermente male). Bisogna sudare, piangere, a volte disperarsi. E darsi da fare. Molto. Prima o poi i risultati si vedono.
Per diventare qualcuno a volte ci vogliono venti, trent'anni. E arrivi alla fine ad essere realizzato e se ti va bene vivrai ancora qualche anno per goderti la fama, se ti va male muori pure e ti incazzi pure un tantinello!
A volte non ci riesci nemmeno, e crepi come l'ombra che sei sempre stato (questo succederà sicuramente a me).
Ho pazienza. Ma ne ho poca. Beh, mica mi illudo! Non andrò sicuramente molto lontano. Ma almeno ci provo. Anche ottenere una piccola nicchia nella vita è sempre comunque meglio che non avere niente.
Un post assurdo? Può darsi. Non si è obbligati a leggerlo. E visto i pochi visitatori del mio blog, è ovvio che molti colgono questo mio consiglio.

Sunday 7 January 2007

PROVERBIO CINESE



Siediti sul greto di un fiume e
aspetta di veder passare
il cadavere del tuo nemico.

Saturday 6 January 2007

I FILM/2 AMICI MIEI

"Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione", dice il Perozzi in "Amici miei". E questo film è proprio questo: genio, fantasia, intuizione, commedia, ma anche favola amara di quegli anni a cavallo tra la fine del miracolo economico e l'inizio degli anni di piombo.
Girato nel 1975, il film racconta l'amicizia virile tra cinque cinquantenni fiorentini: il conte decaduto Mascetti, il giornalista Perozzi, il barone della medicina Sassaroli, il barista Necchi, l'architetto Melandri. All'apparenza felici delle loro vite, in realtà sono delle figure problematiche e a volte patetiche, che trovano nella loro inossidabile amicizia e nei loro scherzi (zingarate) l'unica ragione di felicità e l'unico stimolo a vivere. Sono personaggi in realtà tristi e rassegnati: il Mascetti si è mangiato tutto il suo patrimonio e quello della moglie Alice, e vive di sussistenza pur non rinunciando alle avventure proibite e ai sogni di nobiltà; il Melandri è alla continua ricerca di una donna, bisogno tanto impellente che lo spinge anche ad allontanarsi dagli amici per poi ravvedersi all'ultimo momento; il Perozzi soffocato da una moglie grigia e da un figlio altrettanto grigio e cerca una ventata di aria fresca nelle continue e pericolose avventure extra-coniugali; infine il Sassaroli, barone della medicina, single e annoiato. Tutti insieme, come nell'ultimo tentativo di allontanare la realtà brutale e grigia che li circonda, vivono di scherzi a volte pesanti. Famosa è la "supercazzola" (Supercazzola prematurata con scappellamento a destra o sinistra per due come se fosse antani), vero e proprio cavallo di battaglia del Mascetti. Altrettanto famosa la scena dello schiaffeggiamento dei passeggeri affacciati al finestrino del treno.
Il finale è amaro, il che fa che della commedia un'amara riflessione della condizione umana. La morte del Perozzi, l'ultimo tentativo dei quattro superstiti di gabbare la morte, fanno di questo film l'ultimo capolavoro della commedia all'italiana. Merito anche del genio di Monnicelli, maestro della commedia italiana, e del grande cast, tra i quali il mattatore per eccellenza Ugo Tognazzi
e il grande, da poco scomparso, Philippe Noiret (il Perozzi).
Non a tutti un film come questo può piacere. Molte femministe potrebbero trovarlo un film sessista, mentre la comicità potrebbe non essere capita da tutti (specialmente la supercazzola). Inutile poi negare che alcune zingarate sono decisamente un pò pesantine (memorabile quella del Necchi che sfoga i suoi bisogni corporali nel vasino del figlio dei padroni di casa alla festa dove si sono impunemente autoinvitati per poi far ricadere la colpa sul povero bimbo), ma sta proprio qui il cuore del film: la crudeltà e il patetismo dei protagonisti riflette il mondo italiano di quegli anni, la crisi esistenziale dell'umanità, con ancora negli occhi un miracolo economico ormai morto e la minaccia degli anni di piombo che stavano sopraggiungendo. Il tutto mescolato al genio di Monnicelli, sicuramente ultimo superstite del buon cinema italiano.
Credo che sia tutto.
Alla prossima.

Thursday 4 January 2007

HOUSE MD

E' bastardo, cinico, misogino, arrogante. Eppure è un genio. Tutti lo odiano. Ma alla fine non possono fare a meno di dirgli "grazie". Lui non si scompone mai. Un grazie da lui è difficile da ottenere. Non parla con i pazienti. "Tanto mentono sempre" dice lui. Ma ti salva la vita. E' il dottor Gregory House.
Non è difficile capire il perchè di tanto successo. Le puntate sono intriganti, e mescolano sapientemente medicina e giallo. La malattia è il misterioso colpevole che House e la sua equipe devono a tutti i costi trovare. E ad ogni mezzo. E ci riescono sempre.
Le patologie mostrate nel telefilm sono molto rare, ma non impossibili. Le spiegazioni sono scientifiche, anche se non sempre corrette (in una puntata si parlava di trapianto di midollo spinale. Caso mai di midollo osseo! Ma poteva anche essere un errore di traduzione). E l'attore che lo interepreta è bravissimo.
All'inizio, quando gli offrirono la parte, Hugh Laurie lesse il copione e si domandò come un personaggio tanto cinico e bastardo potesse conquistare i telespettatori. Eppure è diventato un vero e proprio fenomeno. Amato da adulti e adolescenti. Il fascino del bel tenebroso ha colpito ancora (personalmente lo trovo un pò bruttino. A parte gli occhi, che sono stupendi :-p).
Ora House Md è arrivato alla terza serie. In Italia uscirà a metà gennaio. Vedremo per alcune puntate House camminare e correre senza il suo bastone. Solo per alcune puntate. La scusa di copione è una terapia ad un farmaco usato quando House (ultima puntata seconda serie) è stato colpito da due pallottole. La realtà è che Hugh, a furia di claudicare, ha avuto dei problemi alla schiena! :-)
Per chi non lo avesse mai visto, lo consiglio. Per chi lo vede, non ho nulla da dire.
Un saluto

Wednesday 3 January 2007

LA STORIA INFINITA

Qualcuno si chiederà come mai parlo di un libro che ha quasi trent'anni invece di parlare di cose ben più "interessanti" quali tette, culi, o magari la futura "presunta" apparizione del Maestro in TV (ho appena letto il post, il commento salace di mia cugina, ma comunque non ne parlo perchè non conosco bene i fatti! :-p).
Questo libro è semplice, ma decisamente ben fatto. Scritto sicuramente sulla scia di Tolkien, è all'apparenza banale e scritto per un pubblico infantile. Ma se ci si sofferma un poco sul testo, ci si rende conto che è pregno di significato. Prima di tutto le allegorie: Fantasia è il mondo della fantasia dell'uomo, minacciato dal Nulla perchè gli uomini hanno smesso di sognare e di leggere a favore dell'alienante TV. Indubbiamente questo regno rappresenta anche tutto ciò che dell'umanità era bello e che sta passando, nonchè il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Ma soprattutto è chiaro il riferimento ad una storia capace di "rapirci" e trasportarci nel libro. Come succede con "La storia infinita". Bastian, il protagonista, viene letteralmente scagliato nella storia. Noi nei siamo rapiti mentalmente, come se fossimo vittime di un sortilegio. Questo, naturamente, sempre per coloro che amano un certo genere di libri. O che amano in modo indiscriminato la lettura.
Il successo del libro, uscito nel 1978, è stato tale che viene prodotto un film, uscito nel 1984:
Dal punto di vista delle immagini il film è decisamente obsoleto: gli effetti speciali computerizzati di oggi sarebbero in grado di rendere meglio le immagini del volo di Falkor, il fortuna-drago, o della distruzione del regno di Fantasia operato dal Nulla. Anche la storia, alla fine, è leggermente deludente: si ferma alla prima parte del romanzo, quando Bastian da un nuovo nome all'imperatrice bambina e permette la rinascita di Fantasia e dei suoi abitanti. Il finale del film lo vede in groppa a Falkor mentre si vendica dei suoi compagni di scuola che lo hanno gettato nel bidone della spazzatura! Indubbiamente il libro è più ricco. Si è tentato di compensare con un seguito decisamente orribile, che non può essere paragonato al primo. Per non parlare poi del terzo film, talmente ridicolo da sembrare comico.
Inutile però negare che questo film ha stregato un'intera generazione di bambini, ora tutti ventenni, e che forse non attecchirebbe sulla nuova generazione, abituata com'è a videogiochi o effetti speciali grandiosi e affascinanti. Ma rimane comunque un piccolo cult del genere fantasy, una pietra milirare e un ricordo dei primi film con effetti speciali computerizzati ( i primi in assoluto sono stati quelli della saga di Guerre Stellari).
Certo, questo film ha messo in luce i tre attori principali, la cui carriera cinematografica non è assolutamente decollata. In compenso, l'attrice che interpretava l' imperatrice è oggi una bravissima ballerina, Bastian è diventato un ottimo fotografo e Atreiu il guerriero...beh, adesso è un tamarro coperto di tatuaggi. Vi risparmio la foto.
La colonna sonora è ricordata solo grazie alla canzone "never ending story" di Limhal. Unica sua canzone, poi è sparito (per fortuna) dalla scena musicale!
Alla prossima