Friday 2 November 2007

SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA

La notizia mi ha fatto imbestialire più che per il fatto per il modo con cui i media si sono comportati, demonizzando il colpevole come se fosse il peggior mostro neonazista della storia. E questa demonizzazione non solo ha portato subito a conseguenze poco ortodosse come si legge qui (se poi ci siano state violenze nei confronti dei rom non ci è dato di saperlo), ma perchè adesso saranno più "legittimate" le discriminazioni, gli insulti, le violenze che rimarranno senza giustizia. E tutto grazie ai media.
Premettiamo: l'atto di quel rumeno è assolutamente sbagliato. Io lo condanno apertamente, primo per aver tentato di schippare una persona magari per pochi spiccioli. Secondo per averla colpita con qualcosa di pesante e acuminato, averla uccisa, aver dato un enorme dolore ad una famiglia e aver gettato fango su tutta la sua comunità.
Probabilmente le cose sono andate così: la donna è scesa dal treno. Quel rom aveva sicuramente bisogno di soldi. Non ci è dato di sapere perchè: alcool, droga, è facile finire nel giro quando si è degli emarginati. L'ha aggredita per pernderle la borsetta. Lei ha reagito. Lui si è spaventato. In preda ad un raptus e per paura che lo beccassero, ha preso la prima cosa pesante e acuminata che ha trovato e gliela ha sbattuta in testa. Resosi conto di quello che aveva fatto, ha gettato la donna esamine in un fosso ed è scappato. Sicuramente le cose sono andate così.
Ma per i telegiornali era scontato, troppo poco brutale. Ed ecco che appaiono, su "telegiornali" come tg5, tg4, studio aperto, titoli come "seviziata e stuprata, preso rom". No, perchè una rapina finita male poteva andare bene solo se il colpevole era italiano. Ma per un rumeno ci voleva anche lo stupro, perchè i rumeni sono stupratori, e poi addirittura "prima la rapina, lo stupro, e poi l'aggressione".
L'unico telegiornale che si è mostrato più pacato è stato il tg3, che ha anche avuto il "coraggio" di ribadire che non tutti i rumeni residenti in Italia sono dei criminali. Nessun telegiornale delle reti mediaset ha minimamente accennato a questa cosa.
Ora non solo i rom che vivevano con lui sono stati scombrati, ma questo giustificherà nuove ondante di razzismo e discriminazione. I casi di discriminazione di extracomunitari sono sempre in aumento.
Bene, ora dirò la mia. Come ho detto prima il rumeno ha sbagliato, merita di finire in carcere, ma la domanda che mi pongo è: era proprio necessario farlo diventare il mostro di Dussendorf? Già alcuni giornali mostrano le foto della "baracca degli orrori", manco fosse la sala di tortura del peggior inquisitore spagnolo. Si usa sapientemente il termine "sevizie", che è sinonimo di "torture", quando la donna non è stata torturata, ma aggredita da un uomo che aveva perso la testa, e questa non è tortura. Però "seviziata" suona meglio e per due motivi: uno, era una donna e quindi "debole" e per natura "vittima". Due, l'aggressore era un extracomunitario, meglio un rumeno, e quindi "ladro" e "stupratore". E naturalmente la vittima doveva essere stata stuprata, perchè i rumeni stuprano. Ed ecco che l'aggressore e assassino diventa un mostro, lui aveva subito intenzione di ucciderla perchè considera le donne bestie e soprattutto voleva stuprarla per lo stesso motivo. Bravi!
Ci sono molti extracomunitari onesti nel nostro paese. Sono la maggior parte. Gente che scappa dalla miseria, dalle guerre, dalle persecuzioni politiche, in cerca di un posto migliore per loro e per i loro figli. Gente che lavora onestamente, sfruttata e per pochi soldi (gli extracomunitari li pagano sempre di meno). Gente silenziosa, che non si lamenta quasi mai apertamente. Gente che subisce in silenzio discriminazioni, offese (sporca negra, qualche tempo fa da parte di un guidatore di autobus ad una donna di colore, clamorosamente assolto con i pretesto che questo termine non era razzista), violenze sessuali dove la vittima denuncia il proprio collega italiano e finisce in galera lei perchè il suo permesso di soggiorno è scaduto da un giorno. Vittime silenziose, che pagano anche per loro, per i "mostri di Dussendorf".
Loro sono le principali vittime di un giro vizioso di criminalità. Loro, gli emarginati. Loro, cittadini di serie B e anche C che nessuno vuole aiutare perchè non meritano né rispetto né aiuto, perchè vengono qui a "rubarci il pane". Quanti casi così dovremmo sentire prima che la gente la pianti con il vittimismo assurdo e cominci a fare qualcosa di concreto?
Credo sia tutto
See ya :-(

P.S. naturalmente qui e anche qui gli articoli di Repubblica e "il Corriere della sera", dove faticosamente hanno cercato, senza grande successo, di evitare di trasformare il rumeno nel più grande mostro torturatore del secondo dopoguerra.

1 comment:

duhangst said...

La stampa esagera con queste colpevolizzazioni, sicuramente poi il degrado in cui vivono non li aiutano ad integrarsi. Ci sono casi però, come qui a pochi km da me, dove è stato costruito un campo nomadi con acqua corrente, elettricità e una piccola palestra e loro dopo appena una settimana avevano distrutto tutto, queste cose mi lasciano un pochino interdetto. Vivere nel degrado non aiuta la legalità.