Ne avevo sentito parlare in modo molto positivo non solo dai critici ma anche da persone che lo avevano letto, tra cui anche Mony76, che ne parla qui. Così alla fine mi sono decisa a comprarlo e a leggerlo.
Premettiamo innanzitutto che è un libro abbastanza piacevole anche se, ahimé, decisamente troppo lungo. Gli eventi sono narrati in modo cronologico, e questo fa pensare poco ad una vera biografia, visto che di solito gli eventi seguono il percorso mentale della persona. Ad ogni modo, questo libro è prima di tutto un vero e proprio "manuale" che spiega com'era la vita delle geishe e come, in un certo senso, lo è ancora. Forse, però, a volte troppo manualistico.
Quello che ho notato inoltre è la descrizione dei personaggi. Per la prima volta si mettono in evidenza i difetti, se non le cattiverie spietate, di cui sono capaci le donne. La geisha Hastumomo, nella sua crudeltà, dipinge perfettamente l'ideale di donna cinica e spietata, invidiosa tutte coloro che possono metterle i bastoni tra le ruote (si vendica in modo pesante della povera Chiyo, e inoltre la costringe a rovinare un costosissimo kimono della rivale Mameha, che poi diventerà la sorella maggiore della fugura geisha Chiyo/Sayuri). In questo romanzo le donne sono tutt'altro che vittime, se non della strada che loro stesse intraprendono, e questo ha fatto si che mi affezionassi di più a questi personaggi, ripresi nella loro umanità. Le figure maschili inoltre sono descritte in modo assolutamente originale, specialmente in un romanzo dove la protagonista è una donna e dove le donne hanno un ruolo assolutamente predominante. Uomini deboli, innamorati, che aspirano a tutti i costi ad ottenere i favori delle geishe più ricercate, per diventare i loro danna, ovvero protettori. Ritratti memorabili.
Certo, a volte i personaggi femminili sono leggermente venati di stereotipo, ma sono comunque molto ben descritti. La madre, specialmente, si carica sulle sue spalle quel ruolo che nei romanzi con protagoniste donne (scritti per lo più da donne) che è tipico degli uomini: fredda, calcolatrice, solo interessata al denaro e pronta a sfruttare in modo quasi odioso le sue geishe per ottenere profitto.
Devo dire che questo romanzo si merita un 7 come voto. E lo consiglio a tutti coloro che amano i libri molto descrittivi come questo, che non si stufano quando il romanzo supera le duecento pagine e amano penetrare in un modo misterioso e oscuro come quello delle geishe, superando i luoghi comuni.
See ya.
Premettiamo innanzitutto che è un libro abbastanza piacevole anche se, ahimé, decisamente troppo lungo. Gli eventi sono narrati in modo cronologico, e questo fa pensare poco ad una vera biografia, visto che di solito gli eventi seguono il percorso mentale della persona. Ad ogni modo, questo libro è prima di tutto un vero e proprio "manuale" che spiega com'era la vita delle geishe e come, in un certo senso, lo è ancora. Forse, però, a volte troppo manualistico.
Quello che ho notato inoltre è la descrizione dei personaggi. Per la prima volta si mettono in evidenza i difetti, se non le cattiverie spietate, di cui sono capaci le donne. La geisha Hastumomo, nella sua crudeltà, dipinge perfettamente l'ideale di donna cinica e spietata, invidiosa tutte coloro che possono metterle i bastoni tra le ruote (si vendica in modo pesante della povera Chiyo, e inoltre la costringe a rovinare un costosissimo kimono della rivale Mameha, che poi diventerà la sorella maggiore della fugura geisha Chiyo/Sayuri). In questo romanzo le donne sono tutt'altro che vittime, se non della strada che loro stesse intraprendono, e questo ha fatto si che mi affezionassi di più a questi personaggi, ripresi nella loro umanità. Le figure maschili inoltre sono descritte in modo assolutamente originale, specialmente in un romanzo dove la protagonista è una donna e dove le donne hanno un ruolo assolutamente predominante. Uomini deboli, innamorati, che aspirano a tutti i costi ad ottenere i favori delle geishe più ricercate, per diventare i loro danna, ovvero protettori. Ritratti memorabili.
Certo, a volte i personaggi femminili sono leggermente venati di stereotipo, ma sono comunque molto ben descritti. La madre, specialmente, si carica sulle sue spalle quel ruolo che nei romanzi con protagoniste donne (scritti per lo più da donne) che è tipico degli uomini: fredda, calcolatrice, solo interessata al denaro e pronta a sfruttare in modo quasi odioso le sue geishe per ottenere profitto.
Devo dire che questo romanzo si merita un 7 come voto. E lo consiglio a tutti coloro che amano i libri molto descrittivi come questo, che non si stufano quando il romanzo supera le duecento pagine e amano penetrare in un modo misterioso e oscuro come quello delle geishe, superando i luoghi comuni.
See ya.
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