Finalmente il sole è alto su un altro giorno. Finalmente questa caz....ta di Halloween è finita. Senza troppi incidenti.
Tutto qui è iniziato ieri attorno alle 20:00. I miei vicini, più tamarri che tamarri non si può, sono usciti di casa armati di un cestino a forma di zucca ubriaca e in costume. Il più grande, dodicenne ritardato, indossava un costume a metà strada tra Pavarotti e l'esorciccio. L'altro, nove anni ma alto quanto uno di quattro, era vestito non so da cosa. Credo che nessuno l'abbia capito.
Hanno iniziato il giro del quartiere suonando all'impazzata i campanelli chiedendo "dolcetto o scherzetto". Non so quanti gli hanno aperto. So solo che io non l'ho fatto.
Credo che sia stato il fatto che poche persone siano state tanto beote da offrirsi allo "dolcetto o scherzetto". Si, deve essere stato così. Sta di fatto che attorno alla 21:30 sembrava di essere a Capodanno. Botti e mortaretti per strada. Un casino infernale. Peggio di una bolgia dantesca. Io, che avevo un mal di testa infernale, non ce l'ho fatta più. Sono uscita sul balcone ma il mio vicino mi ha preceduta. Una sequela di parole che è meglio qui non citare, per rispetto dei credenti, e poi la frase "vi prendo a calci in culo se vengo li, brutti stronzi". Il casino si è spostato di qualche metro, ma non per questo meno fastidioso. Ma non essendo sotto casa mia, non avevo nessun diritto di mandarli a quel paese. Putroppo mi mancava la tanica di benzina, altrimenti avrei seguito il consiglio del Maestro: "fuoco alle polveri", ovvero avrei trasformato quei piccoli tamarri in torce umane.
Le ostilità sono cessate attorno le 23:30. I tamarri si sono ritirati nei loro nidi tamarri, a contare le loro caramelle (tamarre?). Non credo molte. Per quest'anno è finita. Ma l'anno prossimo si ricomincia. Mi adeguerò a dovere.
Un saluto
Tutto qui è iniziato ieri attorno alle 20:00. I miei vicini, più tamarri che tamarri non si può, sono usciti di casa armati di un cestino a forma di zucca ubriaca e in costume. Il più grande, dodicenne ritardato, indossava un costume a metà strada tra Pavarotti e l'esorciccio. L'altro, nove anni ma alto quanto uno di quattro, era vestito non so da cosa. Credo che nessuno l'abbia capito.
Hanno iniziato il giro del quartiere suonando all'impazzata i campanelli chiedendo "dolcetto o scherzetto". Non so quanti gli hanno aperto. So solo che io non l'ho fatto.
Credo che sia stato il fatto che poche persone siano state tanto beote da offrirsi allo "dolcetto o scherzetto". Si, deve essere stato così. Sta di fatto che attorno alla 21:30 sembrava di essere a Capodanno. Botti e mortaretti per strada. Un casino infernale. Peggio di una bolgia dantesca. Io, che avevo un mal di testa infernale, non ce l'ho fatta più. Sono uscita sul balcone ma il mio vicino mi ha preceduta. Una sequela di parole che è meglio qui non citare, per rispetto dei credenti, e poi la frase "vi prendo a calci in culo se vengo li, brutti stronzi". Il casino si è spostato di qualche metro, ma non per questo meno fastidioso. Ma non essendo sotto casa mia, non avevo nessun diritto di mandarli a quel paese. Putroppo mi mancava la tanica di benzina, altrimenti avrei seguito il consiglio del Maestro: "fuoco alle polveri", ovvero avrei trasformato quei piccoli tamarri in torce umane.
Le ostilità sono cessate attorno le 23:30. I tamarri si sono ritirati nei loro nidi tamarri, a contare le loro caramelle (tamarre?). Non credo molte. Per quest'anno è finita. Ma l'anno prossimo si ricomincia. Mi adeguerò a dovere.
Un saluto
4 comments:
Quella zucca ubriaca assomiglia al Bestia dopo la sbronza di capodanno 2006!
Che bella gente che frequenti! >:-(
Perchè non hai festeggiato insieme agli altri invece di stare in casa ad ammuffire?
Incendiarne uno per indottrinarne mille! :DDDDD
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