A volte capitano cose nella vita che ti fanno desiderare di vivere in un film horror. Meglio stare in mezzo a cadaveri finti che a orrori veri. E mentre noi viviamo nel nostro lusso e nella nostra tranquillità, altrove accadono cose che, se conoscessimo fino in fondo, ci toglierebbero il sonno e la felicità.
Non sto parlando a vanvera e non mi sono fatta una canna. E' stato in uno dei miei momenti di sconforto, dopo aver letto le notizie (non filtrate dai media leccapiedi) di tutto quello che mi circonda, che ho scritto questa poesia.
Non sto parlando a vanvera e non mi sono fatta una canna. E' stato in uno dei miei momenti di sconforto, dopo aver letto le notizie (non filtrate dai media leccapiedi) di tutto quello che mi circonda, che ho scritto questa poesia.
Vidi un esercito di morti
Carichi di carcasse
E coperti di sangue
Marciavano in silenzio
In un deserto di teschi
Visi inespressivi
E labbra esangui.
Ci dissero di uccidere gli uomini
Perché l’Aquila aveva fame
E bisognava saziarla.
Ci dissero di sgozzare i bambini
Perché l’Aquila aveva sete
E bisognava abbeverarla.
Ci dissero di stanare il nemico
Perché l’Aquila voleva vendicarsi
Ma abbiamo soltanto adorato
Ci dissero che avremmo portato la pace
Perché l’Aquila era
Ma abbiamo adorato la barbarie.
L’Aquila sovrasta adesso le nostre teste
Gli artigli sporchi di sangue incolpevole
E con il becco adunco
Pieno di vermi putrescenti
Ci grida con voce furente
Il sangue tra i denti
VERNICHTUNG!
Di fronte allo sconforto umano, solo dolore, rabbia e frustrazione...
1 comment:
Caro Blogger,
non trovando una mail alla quale risponderti,
e volendo proporti un servizio che
probabilmente Ti interesserà,
Ti chiedo di contattarmi a info@vascoblog.com
Ciao
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