Monday 21 May 2007

IL "FAMILY DAY" E LE MIE RIFLESSIONI SULLA FAMIGLIA

Ah la famiglia...quanto sta cara la famiglia! Simbolo del potere di dio (ancora sto dio!) in terra. Il padre e la madre che devono essere venerati come semi-dei e a cui bisogna ubbidire senza fiatare. Il sogno del clero, anche nel 2000. Peccato, per loro ovvio, che sta situazione non esista praticamente più!
Il dizionario definisce la famiglia come "nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abituazione e, di norma, sono legati tra loro dal vincolo del matrimonio o da rapporti di parentela o di affinità".
Chiariamo che già questo "di norma" non implica a tutti i costi un matrimonio. E non su parla nemmeno di individui di sesso opposto. O almeno non per forza! Eppure sembra che tutti adesso abbiano la smania di salvare la "famiglia tradizionale".
Chiariamo il mio punto di vista: per me la famiglia tradizionale non è altro che un insieme di ipocrisia. Per fortuna non tutte le famiglie ma...è forse una famiglia un nucleo in cui il marito fa le corna alla moglie con ogni sorta di puttana, la moglie fa le corna al marito con ogni tipoi di giovenco rampante, i figli sono abbandonati davanti alla televisione e hanno come modelli veline e film violenti? Oppure, è una famiglia un nucleo in cui il marito picchia la moglie? Ecco, questa è la famiglia tradizionale.
La famiglia non ha mai avuto a che fare con l'amore. Almeno in passato. Era solo una facciata bellissima dietro la quale si nascondeva un'ipocrisia senza fine. La famiglia era la distruzione dell'individuo. E questi vogliono proteggere la famiglia. Coloro che non l'hanno mai avuta: i preti.
Potevano parlare così i preti, almeno fino al 1070, anno in cui fu decretato il loro celibato. O potrebbero parlare così i reverendi delle fedi protestanti, che sono sposati e sanno cosa sia una famiglia. Ma non i preti cattolici! Loro no! Ma loro si arroccano il diritto di proteggere il gregge, anche quello "smarrito". Con un controllo che assomiglia sempre di più ad un cappio al collo. E naturalmente le "pecore" li seguono, senza nemmeno sapere cosa stanno facendo, cosa sia veramente una famiglia, e magari con corna in testa da far invidia ad un cervo.
La famiglia si deve basare sull'amore. Sull'amore tra due individui e per i figli. E non importa se questi due individui sono di sesso opposto oppure dello stesso sesso. L'importante è che si amino. Che si considerino due pari, e non uno che comanda e l'altro sottomesso. Questa non è una famiglia, è solo ipocrisia. E il "Family day" a cui si sono accodati pure i nostri "dipendenti" leccaculo, è solo l'apoteosi di questa ipocrisia.
Il mondo va avanti. Gli Italiani si fermano. Non tutti per fortuna, ma molti. Mi dispiace, ma ancora lo devo dire: RESET!
E se volete, formate pure la famiglia "tradizionale". Io me ne chiamo fuori.
Alla prossima!

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