Tuesday 29 May 2007

LE STRAMBERIE DEI GIORNALI


Leggo i giornali online tutti i giorni. Il "Corriere della sera" e anche "La Repubblica". Onestamente, non so più se credere a quello che i quotidiani riportano oppure no. So benissimo quanto i giornalisti siano dei maghi a manipolare le notizie al fine di farci credere quello che loro vogliono. O meglio, quello che i padroni, oops, governanti di turno vogliono che noi sappiamo. Quindi sono se i due "terroristi" arrestati in Afghanistan siano veramente dei terroristi o due poveri cristi che passavano di li per caso, né se quello che si dice sull'Iran sia vero o solo un modo per farci credere che noi siamo "i buoni" e loro sono "brutti, sporchi e cattivi".
Comunque, i quotidiani assomigliano sempre di più a degli strip comici. E non intendo le immagini di Emilio Fede sotto la doccia (oddio più che strip comici quelle sono immagini da film dell'orrore) ma per via delle notizie che vengono pubblicate. Oggi, per esempio, mi è caduto l'occhio su questa bella trovata di uno stylist londinese, un certo Geek Graffiti, che ha inventato un modo per "sfigurare" le cover girls, ovvero le bellezze rifatte da photoshop che si trovano sui cartelloni pubblicitari che invadono i muri delle metropolitane. Insomma, questo qui avrebbe creato un herpes da appiccicare sulle labbra rifatte di queste "donne" (ma saranno donne oppure no? sul loro statuto di donne ho i miei dubbi) per renderle, "brutte". Insomma, se un'oca acida inglese scende in metropolitana e non si è truccata (o non ha scopato, cosa che rende le donne decisamente acide e insopportabili) e vede sta bellezza sul muro, non fa nient'altro che applicare l'herpes sulle labbra di queste qui. Della serie: ho trovato un modo per far sfogare le donnicciole stupide, acide e invidiose come merde! Chiamalo scemo! Almeno così (forse) non si sfogheranno sulle altre donne (o magari appiccicheranno pure a loro il bollino-herpes :-P).
Credo che per oggi sia tutto. Non me la sentivo proprio di scrivere cose troppo serie. A breve, forse un altro racconto.
See ya! :-)

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