Monday 17 September 2007

DOPO IL V-DAY: BEPPE GRILLO PROPONE LE LISTE CIVICHE


Il V-Day è stato un avvenimento molto importante. Era infatti dagli anni '70 che non si vedeva una tale mobilitazione della popolazione italiana. 300.000 firme raccolte (e sarebbero forse state di più se a Milano non avessero esaurito i moduli!) sono sintomo di un disagio profondo e di una gran voglia di rinnovamento. Gli Italiani non ce la fanno più. Ora vogliono una vera democrazia.
Ma...c'è un ma! Sembra che Grillo abbia deciso di andare oltre e, forte del trionfo del V-Day, ha deciso di proporre delle liste civiche che avranno il suo "bollino". Giustifica questa scelta come la volontà di dare rappresentanza ai cittadini, dare loro la possibilità di scegliere. Nelle liste possono entrare solo incensurati e persone non iscritte ai partiti.
Le reazioni non sono mancate. Sul suo blog Beppe propone la cosa. I giornali e anche i lettori del blog non si sono certo astenuti. Il corriere della sera non solo parla della proposta ma pubblica anche le opinioni dei lettori del blog: qui.
La Repubblica fa lo stesso qui
Che dire? E' una proposta molto ambiziosa. Onestamente non saprei proprio cosa pensare. Da una parte sarebbe una bella cosa. Dall'altra mi sembra una proposta un pò troppo avventata.
Forse Grillo sta cominciando a "pisciare fuori dalla tazza". Forse sta esagerando e, se non si da una calmata, potrebbe anche avere dei guai.
Ad ogni modo, le liste civiche dei cittadini potrebbero varamente essere una piccola soluzione al mal governo. Ma il "mah" rimane ugualmente. Non è detto che tutti sappiano veramente cosa fare. E non è detto che tutti i cittadini siano veramente in grado di migliorare le cose. Forse sarò conservatrice ma credo che la politica non sia per tutti. Ma solo per coloro che capiscono veramente i problemi del paese e siano in grado di risolverli. Per quanto mi concerne, quasi tutti i politici che si trovano oggi seduti comodamente sulle sedie del parlamento non sono assolutamente in grado di governare, perchè vivono in un mondo tutto loro, fatto di moralità medioevale, tradizioni putrefatte e opportunismo incontrastato.
Forse potrei limitarmi a dire "chi vivrà vedrà". Sta di fatto che sicuramente un cambiamento è in atto in Italia. Bisognerò solo vedere se questo avverrà in modo pacifico o in modo violento.
See ya :-|

5 comments:

Anonymous said...

Scusa se vado OT ma volevo dirti che ho trovato dove vendono il dvd di "Ballo a tre passi", se vuoi comprarlo, ovvio!
Lo trovi qui su IBS:
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duhangst said...

Troppe liste civiche, rischiano di portare troppa confusioni e la confusione non aiuta in questo momento, anzi.

Anonymous said...

e quindi? che fare?
Una "lista Grillo" non credo proprio sia la soluzione.
Purtroppo, allo stato attuale, credo proprio che l'unica via d'uscita sia quella più difficile: perchè tutte le altre vie, sono ormai invischiate dalla "partitocrazia".
L'Italia è uno strano paese quindi, solo delle strane soluzioni possono portare ad un cambiamento.
o almeno spero

Anonymous said...

Come ho commentato altrove a questa tua proposta di riflessione dico che IMHO Grillo sta semplicemente battendo il ferro finché è caldo: ovviamente questo gli offre delle critiche, esattamente come gli avrebbe offerto delle critiche non fare nulla (avrebbero detto che come al solito anche questo V-Day ha fatto tanto rumore per nulla).
Personalmente non trovo sbagliata l'iniziativa lanciata dal comico: lo scopo, alla fin fine, è lo stesso del V-Day, ossia non quello dell'anti-politica, del qualunquismo o del populismo (come in molti politici accusano) ma quello di far riavvicinare il cittadino e la politica, abbattendo quella barriera invisibile che sembra dividere la politica dalla quotidianità, facendola apparire come una sorta di sacra attività a cui solo pochi adepti possano accedere previa vendita dell'anima ad un partito.
Con il V-Day si è già dimostrato che nell'Italia "indifferente", più di 300.000 persone (e la cifra sarebbe stata superiore se non fossero finiti i moduli, come del resto hai accennato) possono scendere di propria spontanea iniziativa in piazza per firmare una proposta di legge popolare, senza pubblicità martellanti in TV, sui giornali, per le strade, etc. Laddove i politici di professione per fare qualcosa del genere devono triturarci il cazzo per mesi (Big S. sta iniziando ora per il 2 dicembre), il V-Day (promosso "ufficialmente" da un unico blog) è riuscito.
Ora con queste liste civiche, IMHO, si vorrebbe tentare di dimostrare che per fare politica non bisogna vendersi a destra o a sinistra o al centro, non bisogna pagare nessuno, ricevere "favori" da nessuno, vendersi in pratica l'anima al diavolo... ma che si può fare politica anche "dal basso": che non bisogna essere dei moderni nobili feudali, ma che anche da semplice popolano si può fare qualcosa. In questo discorso, ovviamente, rientra il limite espresso dal Bepa: fare politica è qualcosa che richiede tempo e voglia. E non tutti possono avere entrambi. Ma ciò non toglie che non è sbagliato proporre un nuovo modello politico in Italia, un modello di politica che nasca dal popolo. In fondo la politica è l'insieme delle attività che riguardano la polis... e nella polis ci siamo tutti, volenti e nolenti, e quindi tutti abbiamo un grado di influenza nella polis. E non è giusto chinare il capo al potere... non in una repubblica (res pubblica, cosa pubblica) democratica (potere del demos, del popolo).

Grillo si vuole dare alla politica? Non credo. Come avevano già fatto notare nell'altro thread, la sua stessa proposta del V-Day lo interdice dalla possibilità di entrare in politica. Semplicemente Grillo, per come la vedo io, sta facendo ciò che chiunque può fare: spingere le persone a ragionare sui propri diritti, sulle proprie responsabilità... ed incitarle a diventare padroni del proprio destino. Non credo si stia ponendo come un messia mediatico: che qualcuno possa considerarlo tale (e che magari vorrebbe eleggerlo) sicuramente può essere... ma non credo che sia il suo scopo.
Una cosa triste, credo, dell'umanità occidentale (ed in questo mi includo tranquillamente perché io stesso non ci ho potuto non pensare) è quello di credere che quando qualcuno si impegna a cercare di migliorare la vita di tutto deve per forza avere un secondo fine (a meno che non sia un religioso): perché è tanto assurdo per noi pensare che Grillo voglia semplicemente spronare un cambiamento politico in un'Italia che (tutti lo sappiamo) è ormai politicamente decrepita ed in decomposizione? Laddove ogni volta che ci sono le elezioni ci viene la nausea a scegliere se votare e per chi votare, finendo per preferire di volta il "meno peggio", perché non possiamo pensare che qualcuno voglia spronarci a cercare di prendere in mano le nostre sorti? Forse perché è un comico invece di un politico? Se queste cose le dicesse Bertinotti o Fini avrebbero un peso diverso? Sarebbero prese senza questo stesso pregiudizio?

Anonymous said...

Mai avrei pensato che Grillo potesse scuotere così tanto le masse. devo essere onesto: quando ho sentito parlare del v-day ho pensato che ben poca gente avrebbe accolto la proposta di Grillo visto che non ne ha parlato nessun media. ma 300.000 firme sono tantissime! e adesso tutti parlano di lui, della sua proposta, e molti gli sputano sopra. è veramente riuscito a fare le cose in grande. forse questa volta si muove qualcosa

P.S. Ombre, non so chi tu sia, ma...madonna quanto scrivi!!! Vieni dal liceo classico vero? Solo loro possono essere così espansivi! :-)