Friday 7 September 2007

DUBBI ESISTENZIALI

Sinceramente non so perchè ho deciso di pubblicare "Un uomo senza importanza" su questo blog. In effetti non è niente di speciale. Non è come gli altri racconti pubblicati. La cosa che mi lascia basita, però, è il fatto che i lettori di questo blog fossero più entusiasti di raccontini adolescenziali che io ho sempre considerato "bassi" e "troppo stereotipati" invece che a questo, che viene considerato una specie di esperimento.
Ammetto di essere stata influenzata dalle letture di Fantozzi. E ho compreso che a volte, l'uso volontario dello stereotipo, è un buon mezzo per criticare la società e le sue idee. Pongo due esempi: I libri di Fantozzi e anche "l'incontinente bianco" di Giobbe Covatta. In questo caso lo stereotipo si trasforma in sarcasmo allo stato puro e un "j'accuse" molto forte.
Il mio lavoro non ha queste pretese. Ma solo quella di denunciare alcuni lati degli uomini. Angelo raggruppa in sé tutti questi lati fastidiosi. E', in poche parole, uno, nessuno e centomila (citazione pirandelliana fuori luogo .-p).
Però, io avrei anche un altro lavoro nel "cassetto". Questo lo scrissi ancora prima dell'ultimo, forse nel 2004. E' la storia di un giovane che, dopo essere stato abusato sessualmente da piccolo e usato per girare film porno-pedofili (ce ne sono molti purtroppo :-((), cerca di costruirsi una nuova identità felice tramite il personaggio femminile di Sybil. Cerca di distruggere il suo passato, ma questo lo tormenta sempre.
E' un pò "forte" come storia. Il mio ragazzo, quando la lesse, disse che un libro così avrebbe dovuto essere "vietato ai minori" per via dei temi spinosi.
Ed ora nasce il mio dubbio esistenziale: continuare con "Un uomo senza importanza" oppure cominciare la "pubblicazione" a puntate di "Sybil"? Scommetto che questo potrebbe attirare di più l'interesse dei lettori di questo blog, essendo molto simile al racconto "l'immigrato", che ha ricevuto molti consensi.
Che fare?
See ya :-)
P.S. premetto: non mi rovino nessuna "carriera" letteraria, non avendone mai iniziata una e, con molta probabilità, non inizierà mai!!!!

2 comments:

Anonymous said...

Credo che te la stia prendendo un po' male per °Un uomo senza importanza". :)
Non mi pare che vi siano state critiche negative, né stroncature: è un racconto decisamente lungo (80 pagine) e sicuramente complessamente articolato ed è logico che non si possa gridare "al capolavoro" dopo il primo capitolo o dopo i primi due.
Poi non stare a guardare quello che scrivo io: Fantozzi l'ho sempre digerito poco e tutt'oggi mi manca di vederlo in maniera completa, quindi come vedi non sono di certo il più adatto per commentare questo tipo di narrazione.

Secondo me faresti meglio a conitnuare la narrazione in corso e poi a pubblicare anche il nuovo racconto: se lo hai scritto vuol dire che avevi uno scopo, un messaggio da comunicare, ed interromperlo ora sarebbe rinnegare il messaggio che avevi da comunicare e rinnegare il tuo lavoro. :)
E, ripeto, non dare importanza al mio giudizio. ;) Giudizio che del resto NON ho ancora espresso: ho continuato a ribadire che dirò quel che ne penso solo a lettura conclusa! :D

Anonymous said...

???
Quello che non capisco e' proprio perchè tu non voglia farla iniziare la carriera letteraria.

:) la Rete ormai dà dei mezzi molto semplici, interessanti e soprattutto molto poco costosi per tutti, per aggirare il problema delle prime pubblicazioni.

Io già non capisco perchè tu non abbia iniziato la carriera, ma addirittura credere di non averla...

Inoltre lo sai, io sono MOLTO pratico, e un blog non mi ispira alla lettura di racconti (ops... io poi leggo molto poco), inoltre scritta bianca su sfondo nero... beh, se vuoi una mano sai dove trovarmi, e il primo libro potrebbe farti cambiare idea.

:) Ciao