Sunday 9 September 2007

NON CI SONO PAROLE...


Bisognerebbe parlare del V-Day di ieri. Ma ne parlano già tutti i giornali. Credo che una mia parola sia di troppo. Oggi, invece, vorrei far riflettere molto su una piaga che in Italia sta assumendo una sfumatura preoccupante: il razzismo.
"Io non sono razzista" sentii una volta dire ad un cittadino saronnese, il classico borghese perbenista "ma i musulmani vengono qui a imporci la loro cultura medioevale. Bisogna insegnarli a stare al loro posto!".
Premetto che, quando sentii questa frase, l'istinto di gettarmi su quell'uomo era fortissima, ma credo che leggendo questo articolo si capisca quando in realtà questa idea sia fortemente diffusa: qui si nota come il razzismo possa toccare punte estreme. Se pure un prete abbandona l'aula gridando "questo è razzismo allo stato puro", allora significa che siamo messi male.
Il succo è questo: liti per la sistemazione della nuova moschea a Bologna. E naturalmente la maggior parte non sono d'accordo. Si evocano i fatti più sanguinosi legati a individui di fede musulmana tanto che si urla pure "loro ci insegnano ad uccidere i nostri figli" o anche "l'Italia è cristiana e non musulmana".
La situazione è nera. Si sdrammatizzi quanto si vuole, ma è così. E la colpa di tutto ciò è soprattutto dei media, asserviti alla politica che, per motivi di convenienza, deve comunque additare qualcuno come capro espiatorio delle proprie malefatte. Nella nostra epoca, sono i musulmani. Loro pagheranno, anche negli anni a venire, tutte le colpe e le frustrazioni degli occidentali.
Forse ci sarà un nuovo Olocausto. Non ora, magari nemmeno fra dieci anni. Magari fra venti, trent'anni. Ma non un olocausto come quello ebraico. No. Quello è "passato di moda". E poi darebbe troppo nell'occhio. Un olocausto culturale. O come noi o "terrorista". Un'identià eliminata a favore di quella "giusta" occidentale. Un'assimilazione forzata, così che anche loro possano essere "giusti".
Forse è questo che ci aspetta. Posso solo dire che, ora come ora, il razzismo è uno dei fattori "culturali" italiani più preoccupanti. E quando si arriva a dare "degli assassini" e degli "invasori" ad un gruppo etnico, allora ci si rende conto che non siamo molto lontani dalla mentalità pre-nazista.
See ya! :-|

P.S. Ovvio, ogni contestazione e suggerimento sono sempre bene accetti. I miei deliri sono "impugnabili" :-p

2 comments:

duhangst said...

Sono d'accordo con te sui media, stanno facendo di tutto per portare alla luce solo certe notizie. I media non sottolineano mai che tutta la ricchezza del mondo è localizza in occidente e che queste persone si spostano alla ricerca di una vita migliore. Credo che fondamentale, per l'integrazione sarà la scuola

Anonymous said...

Concordo con voi, ma personalmente ho il timore che la scuola non possa riuscire in molto. Purtroppo le teste di cazzo crescono così prima di tutto nella propria famiglia... e quando uno fin dalla propria nascita viene "addestrato" all'odio, e quando l'odio è "fico", è veramente dura superare tale insegnamento.

Consiglio la visione di "American History X"... molto bello e molto reale, purtroppo.