Tuesday 29 May 2007

VITTIME


Ho cambiato idea. Ho detto che non avevo voglia, oggi, di scrivere di cose serie. Forse molti hanno tirato un sospiro di sollievo essendo estremamente vogliosi di cazzate! Vi ho fregato!
Ho visto un video sul blog di Beppe Grillo. Ho deciso di riproporlo sul mio blog, così che tutti possano vederlo. Beppe non se la prenderà di certo, se lo pubblico anche sul mio blog:

Parla di bambini scomparsi. E di come certe persone, e mi pare troppo chiamarli esseri umani, usano questi bambini. Si, li usano.
Quando ho visto questo video sono stata male. E ho quasi avuto lo stimolo di giurare a me stessa di non mettere MAI al mondo un figlio. Perchè ogni anno spariscono migliaia di bambini, e spesso il loro destino è: pedopornografia, sfruttamento, prostituzione, accattonaggio, traffico di organi. Migliaia di euro gli organi dei bambini. Fino a 50.000 euro un neonato. Questa è solo un'anticipazione. Di una cosa sono certa: gli adulti di oggi hanno preso molto spunto da quello che facevano i nazisti sui bambini. O forse questi erano più umani di certi essere umani di adesso.
Per concludere, una mia poesia, scritta qualche tempo fa. Il titolo della poesia è lo stesso del post:

Se sono bella nessuno mi prende sul serio

Mi fanno lavorare perché

Sperano un giorno

Di portarmi a letto

Come è giusto che sia.

Se sono brutta

Sarò per sempre una nullità

E difficilmente conoscerò un uomo.

Io sono vittima, l’uomo stupratore

E non provo altro che dolore

In un atto che di piacere non ne dà.

Rimarrò per sempre inferiore

Vittima del mondo patriarcale

Che mi sfrutta, perché sono debole

E non posso difendermi.

Questo dice la vittima: la donna.

Ho studiato ad Harvard

Ma faccio un lavoro misero

Mentre la faccia da schiaffi del mio collega

È amico del direttore e fa tutto ciò che vuole.

Ho una moglie che se ne frega di me

Un figlio che non studia

Una figlia dai facili costumi

Una casa ipotecata.

Pago un centone ogni settimana

Giusto per provare un po’ di calore

Con una puttana africana

Il cui volto è nebbia subito dopo.

Sarò per sempre frustrato

In un mondo di leccaculo.

Questo dice la vittima: l’uomo.

Lui invece è piccolo e nessuno lo vede

Per le strade mendica denaro

E cerca con gli occhi un po’ d’amore

Che nemmeno sa cos’è.

Gli lavano il cervello tutti i giorni

Devi fare così, devi fare cosà

Tutti lo guardano dall’altro verso il basso

E lui guarda tutti dalla sua inferiorità.

I genitori si accapigliano per delle stupidate

E lui solo in camera sua

Unica compagnia un’amica bugiarda

Che non gli darà mai felicità.

Il suo futuro è prevedibile:

tormenterà e si tormenterà.

Questo è la vera vittima: il bambino.

See ya! :-(

2 comments:

Anonymous said...

Sai, volevo parlarne anche io sul mio blog di questa cosa... mi ha veramente colpita.
Brava, e bella anche la poesia.

Anonymous said...

La poesia: bella.
Bella. Bella. Ed ancora bella. Sembra quasi una canzone, una delle canzoni che piacciono a me. Una canzone non piacevole da sentire, non piacevole da digerire, non piacevole da ripetere e risentire. Ma giusta, tremendamente giusta, giusta al punto tale che non si puo' non ascoltare.
Perche'? Perche' la verita' non si vuole mai ascoltare, ma non si puo' evitare di farlo: si puo' far finta di non ascoltarla, si puo' convincere gli altri e se stessi di non averlo fatto, ma nel momento in cui la verita' di raggiunge non ti lascia mai come prima. Nel momento in cui si alza il sipario sulla realta' vera, il resto cessa di esistere.

L'argomento: triste. Drammatico. Osceno quasi. Uno di quegli argomenti che non puo' non fare odiare il genere umano e se stessi per appartenere al medesimo.
Pero' non bisogna arrendersi. Non bisogna, secondo il mio umile punto di vista, arrivare a pensare "Non voglio che mio figlio cresca in questo mondo.", perche' un simile pensiero sarebbe arrendersi all'evidenza che il genere umano non merita di sopravvivere, che non esiste neanche una sola persona buona nel genere umano. E non sono ancora convinto di questo.
E' giusto avere un figlio, se non naturale anche adottato (io sono da sempre favorevole alle adozioni, soprattutto nell'ipotesi di ritrovarsi impossibilitati ad averne uno in maniera naturale... tutti gli "accanimenti terapeutici" in tal senso mi lasciano sbigottito), e' giusto avere un figlio soprattutto nel momento in cui si ha paura di mostrargli il mondo, perche' si potra' in tal caso crescere proprio figlio con saldi principi, principi che lo possano guidare nel mondo, che gli possano permettere di fare il suo piccolo ruolo nel mondo per migliorarlo, e con lui suo figlio, e suo figlio ancora. E chissa' che un giorno, i figli dei figli dei figli dei figli non possano finalmente ritrovarsi in un mondo dove la maggioranza sia cresciuta con questi saldi valori di civilta' vera... di rispetto per la vita in ogni suo aspetto...
In fondo nessun uomo da solo puo' salvare il mondo, ma qualcuno dovra' pur incominciare. (citazione)