Il silenzio
è il cantare degli uccellini
in una mattina d’estate.
Il silenzio
sono le labbra di granito
di un grande poeta morto.
Il silenzio
sono le onde del mare
che sbattono sulla riva.
Il silenzio
è l’urlo di dolore
Di una donna africana
sconfitta dalla guerra.
Ma soprattutto
il silenzio
sono le spalle voltate dell’Occidente
per non vedere il dolore che ha prodotto.
P.S. per la cronaca, la seguente poesia è stata pubblicata su una rivista letteraria nel marzo del 2006. Forse non è poi tanto schifosa, no?
2 comments:
Come ho gia' avuto modo di commentare in separata sede, questa poesia e' davvero molto bella e non c'e' da stupirsi che sia stata pubblicata.
Al di la' del suo significante, della melodicita' intrinseca nella stessa e della sua molto piacevole struttura, anche il significato trova un ruolo importante forse ancor piu' della sua controparte, in un messaggio di denuncia sociale, storica e presente. Tale denuncia non puo' non spingere il lettore ad una riflessione personale sul proprio comportamento ed, a volte, sulla propria ipocrisia nel pensare ai propri problemi come ai peggiori del mondo, dimenticandosi che nel mondo esistono persone che pagherebbero per avere quegli stessi problemi, per essere arrabbiati di non aver trovato l'ultimo jeans in saldo o perche' il prossimo film preferito e' stato rimandato di un mese.
Ancora complimenti... :)
Sono d'accordo con Ombre, questa poesia contiene un grande messaggio di denuncia sociale e spinge il lettore a riflettere. Bella davvero!
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