Questo spot fu girato per sensibilizzare la gente sull'Alzheimer, malattia devastante che distrugge il cervello, facendo regredire la persona colpita ad uno stato vegetativo pre-natale. Di solito, i malati di alzheimer muoiono in posizione fetale.
La malattia non devasta solo la persona colpita, che dimentica piano piano tutto ciò che ha vissuto durante la vita e anche a vivere come un essere umano, ma anche coloro che gli stanno vicino.
Tornatore girò questo spot 2002 per l'AIMA, l'associazione che si occupa della malattia. La RAI lo rifiutò: mancanza di spazio, la labile scusa inventata.
In Italia, c'è solo spazio per tette, culi, "signorine" (per non dire troie) e reality show. Per spot che mirano a far entrare nelle casse delle multinazionali ingenti quantità di denaro, seducendo la gente con macchine bellissime e elettrodomestici superflui, facendo si che questa gente, inebetita e istupidita da tanto lusso, si indebiti fino al collo con rate e prosciughino il loro stipendio (del resto si sa: la maggior parte delle persone che non arriva a fine mese è oberata dalle rate per oggetti superflui).
"Se non vedo non è reato". Se non si vede, si può anche dimenticare che c'è gente che sta peggio di noi, e non solo in Birmania. Si può dimenticare che c'è gente che soffre, le vere vittime, e non le donnine che frignano per un "posto al sole" senza sbattersi per ottenerlo. Le vere vittime, uomini e donne, che tacciono soffocate da ronzii molesti. E ci divertiamo, con tette, culi, Miss Italia e reality show.
E' meglio che mi fermo qui: potrei diventare troppo volgare...
See ya :-(
P.S. Se qualcuno volesse sapere qualcosa sull'AIMA, questo è il sito...
La malattia non devasta solo la persona colpita, che dimentica piano piano tutto ciò che ha vissuto durante la vita e anche a vivere come un essere umano, ma anche coloro che gli stanno vicino.
Tornatore girò questo spot 2002 per l'AIMA, l'associazione che si occupa della malattia. La RAI lo rifiutò: mancanza di spazio, la labile scusa inventata.
In Italia, c'è solo spazio per tette, culi, "signorine" (per non dire troie) e reality show. Per spot che mirano a far entrare nelle casse delle multinazionali ingenti quantità di denaro, seducendo la gente con macchine bellissime e elettrodomestici superflui, facendo si che questa gente, inebetita e istupidita da tanto lusso, si indebiti fino al collo con rate e prosciughino il loro stipendio (del resto si sa: la maggior parte delle persone che non arriva a fine mese è oberata dalle rate per oggetti superflui).
"Se non vedo non è reato". Se non si vede, si può anche dimenticare che c'è gente che sta peggio di noi, e non solo in Birmania. Si può dimenticare che c'è gente che soffre, le vere vittime, e non le donnine che frignano per un "posto al sole" senza sbattersi per ottenerlo. Le vere vittime, uomini e donne, che tacciono soffocate da ronzii molesti. E ci divertiamo, con tette, culi, Miss Italia e reality show.
E' meglio che mi fermo qui: potrei diventare troppo volgare...
See ya :-(
P.S. Se qualcuno volesse sapere qualcosa sull'AIMA, questo è il sito...
2 comments:
Non posso che trovarmi d'accordo con quanto hai scritto. C'è gente che con dignità supera e lotta contro situazioni durissime.. La Tv di stato, la nostra TV, non fa nulla per darle un po' di aiuto.
Perfettamente d'accordo. Purtroppo però lo Stato ignora anche tutte le altre condizioni di disagio - che siano psichiche o fisiche.
La non-sensibilizzazione è molto avanti in questo campo. =/
Post a Comment